È passato un anno dal 4 agosto 2020, quando alle ore 18.08 una terribile esplosione avvenuta nel porto di Beirut, ha devastato il cuore della capitale libanese. 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, custodite nella zona commerciale del porto, sono deflagrate per ragioni ancora ignote.
A un anno dalla catastrofe sono più di 356.000 le persone raggiunte direttamente dagli interventi di Caritas Libano e da altri organismi con cui Caritas Italiana ha attivato una collaborazione. Grazie allo stanziamento di 1 milione di euro della Conferenza Episcopale Italiana con fondi dell’otto per mille alla Chiesa Cattolica e altre offerte, Caritas Italiana sta sostenendo due distinti piani di intervento: il primo in risposta alle conseguenze dell’esplosione, il secondo relativo alla crisi socio-economica e dei rifugiati.