Lasciti

Quello dei lasciti testamentari è un tema sempre difficile da comunicare, perché la parola testamento richiama la sfera del fine vita, un ambito molto delicato, considerato da alcuni un argomento tabù, spesso accompagnato da gesti scaramantici.
In realtà il testamento ha a che fare con la vita, non con la fine della vita.

Significa prendere decisioni importanti per il futuro nostro e dei nostri figli, dei nostri nipoti, di chi resterà. Il testamento ha a che fare con la libertà: libertà di destinare una parte dei propri beni per le cause in cui abbiamo creduto, di poter contribuire al bene comune anche quando non ci saremo più.

È di più: il lascito testamentario è un atto di amore alla portata di tutti, un modo attraverso il quale la tanto abusata parola solidarietà assume concretezza

“Era un’idea che avevo da molti anni ma non sono riuscita a recuperare nella memoria il momento esatto in cui l’ho deciso. Forse è la voglia di lasciare qualcosa di me a qualcuno. Posso dire solo che ho sempre ammirato l’impegno nei confronti di categorie di persone definite “gli ultimi”. Le scelte migliori si fanno d’istinto e non si riescono a fornire spiegazioni razionali”.
P.A.

Ma cos'è un lascito testamentario?

È una volontà che ciascuno di noi può esprimere attraverso la scrittura (di proprio pugno o tramite un notaio) di un testamento. È un gesto semplice, che non lede in alcun modo i diritti legittimi dei propri cari e familiari.

Secondo le leggi italiane ogni patrimonio, non importa se grande o piccolo, oltre alla quota legittima destinata agli eredi, ha una quota percentuale, detta disponibile, che può essere liberamente destinata a favore di associazioni ed enti caritativi.

Oggi più di un italiano su cinque, fra gli over 50, dice di aver già fatto un testamento solidale: si tratta di oltre 5 milioni e mezzo di persone.

Redigere un testamento e destinare la quota disponibile del nostro patrimonio al Centro Missionario o alla Caritas Diocesana permette di dare continuità a ciò in cui abbiamo creduto, perché un’eredità non trasmette mai solo denari, ma ha sempre a che fare con i valori.

È uno strumento straordinario per poter contribuire mettendoci un pezzo del nostro alla realizzazione di progetti in favore di chi ha bisogno e garantire risposte innovative alle sfide cruciali che ci attendono, perché ormai lo sappiamo: non ci si salva da soli.

Hai bisogno di aiuto?

Includere la Caritas diocesana o il Centro Missionario nel proprio testamento è un’importante decisione, per questo Teresa e Giorgia dello Staff Raccolta Fondi sono a disposizione, con il massimo della riservatezza e senza impegno, per chiarire eventuali dubbi. È possibile contattarle al numero 0522 1757969, oppure scrivendo una mail all’indirizzo teresa@cmdre.it oppure giorgia@cmdre.it.