La strage di Cutro non è stato un incidente imprevedibile. È solo l’ultima di una lunghissima serie di tragedie che si dovevano e si potevano evitare.
Anche la Caritas Italiana e la Caritas diocesana di Reggio Emilia e Guastalla rilanciano l’appello sottoscritto dal Tavolo Asilo e Immigrazione, dalla rete 26 Febbraio, dalle Ong impegnate in operazioni di ricerca e soccorso, dalle reti locali della Calabria, dall’AOI, dalle tante organizzazioni locali e nazionali che hanno deciso di promuovere una manifestazione sulla spiaggia di Cutro il prossimo 11 marzo, per esprimere indignazione per quanto accaduto e solidarietà con le famiglie delle vittime.
Qui tutte le info sulla manifestazione: https://www.facebook.com/events/739000454604249/
A chi non potrà essere presente a Steccato di Cutro chiediamo di mobilitarsi online scattandosi una foto con la fascia bianca al braccio e pubblicarlo sui social con l’hashtag #fermarelastrage.
Sabato pomeriggio, appena conclusa la manifestazione, sabato 11 marzo alle 16 il direttore della Caritas reggiana Andrea Gollini intervisterà in diretta online Carmen Bagalà, direttrice della Caritas di Locri, sulle cui spiagge sbarcano ogni anno centinaia di migranti, referente della formazione del coordinamento di Libera locride e formatrice sulle dinamiche di genere, la violenza sulle donne, le vittime di tratta. Con lei anche Zakaria Ibrahim, nato nel ’98 ad Aleppo in Siria da cui scappa a causa della guerra, arrivando in Italia con un’imbarcazione contenente circa 300 persone. Di queste meno di 100 sopravvivono. Oggi vive a Camini e fa il mediatore culturale nella cooperativa Jungi Mundu che collabora con la Caritas diocesana di Locri-Gerace nell‘individuazione ed accompagnamento di tutti i profughi e i migranti clandestini sul territorio della locride.
La diretta sarà visibile sul profilo Facebook e canale Youtube della Caritas reggiana.