Nonostante la tregua, dopo 470 giorni di guerra, la situazione a Gaza rimane estremamente critica, con gravi carenze di cibo, forniture mediche, alloggi e servizi essenziali.
In risposta a queste sfide la rete Caritas ha rilanciato l’impegno nell’assistenza umanitaria, con un nuovo piano di azioni cruciali nei settori della salute, del supporto psicosociale e della salute mentale e dell’assistenza economica.
L’intervento è cofinanziato da Caritas Italiana con un nuovo stanziamento di 700.000 euro.
“I fondi – spiega il direttore don Marco Pagniello – provengono dalla colletta che ha coinvolto le comunità parrocchiali e le diocesi di tutta Italia. Nei mesi passati Caritas Italiana è stata in costante relazione con Caritas Gerusalemme che è stata sempre presente anche a Gaza. Di fronte a situazioni come quella in Terra Santa, che purtroppo è la manifestazione di una conflittualità globale molto più diffusa, ci rendiamo conto di come in questo nostro mondo tutto sia connesso. Ciò ci spinge a ribadire la necessità della tutela dei diritti di tutti – non solo a Gaza ma ovunque uomini e donne si trovino in difficoltà – e del rispetto del diritto umanitario internazionale, in una prospettiva che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti”.
“La tregua raggiunta in Terra Santa ci auguriamo che rafforzi la pace e avvii un nuovo processo che porti ad un futuro concreto”. È l’auspicio del card. Matteo Zuppi al quale ci uniamo con convinzione.
È possibile contribuire agli interventi di Caritas Italiana per l’emergenza in Terra Santa, utilizzando i nostri canali specificando nella causale “Emergenza Terra Santa” https://caritasreggiana.it/cosa-puoi-fare-tu/sostienici/
Maggiori info qui https://www.caritas.it/tregua-a-gaza-il-piano-per-i-primi-interventi/