Giovani in Caritas, tra sogno e realtà

Presentati i risultati della rilevazione promossa da Caritas Italiana nel 2024

 Si è svolta giovedì 30 gennaio la presentazione dei risultati della rilevazione dal titolo “Giovani in Caritas: tra sogno e realtà”, che Caritas Italiana ha promosso nell’ottobre 2024 in occasione dell’iniziativa “Tieni tempo?”.

A partire dalla presenza di oltre 15mila giovani che a vario titolo (volontari, servizio civile, altri progetti) sono impegnati nelle Caritas diocesane, l’indagine ha approfondito le risposte di 632 di loro, di età compresa tra 16 e 35 anni, distribuiti equamente nelle diverse regioni italiane. Si tratta in gran parte di ragazze (68,4%), di cittadinanza italiana (97,2%), con un’età media pari a 24,4 anni. Questa esperienza di ricerca-ascolto ha permesso di conoscere meglio le realtà che vivono, i loro sogni, le idee, le passioni, gli ostacoli, le potenzialità e i progetti sul futuro e sulla Caritas che vorrebbero, per migliorarne il livello organizzativo e lo stile di presenza.

I risultati sono stati presentati da Walter Nanni (servizio studi e ricerche di Caritas Italiana). A seguire l’intervento di Diego Mesa (Caritas Brescia), che ha esteso la riflessione al rapporto tra il mondo giovanile e il volontariato, tra nodi da sciogliere e opportunità da vivere e condividere. Tema questo particolarmente significativo nell’ambito del pensiero sul volontariato in quanto i giovani, pur con modalità diverse dal passato, si avvicinano a questo mondo con le loro risorse, dubbi, energie, potenzialità, perplessità e idee innovative.

Dall’introduzione del direttore di Caritas Italiana don Marco Pagniello: “L’indagine condotta e presentata in questo volume offre spunti interessanti per leggere … l’impegno delle nuove generazioni nelle esperienze di volontariato e lavoro in Caritas. I dati mostrano che i giovani continuano a sognare, nonostante le difficoltà economiche, le disuguaglianze sociali e culturali e quel senso di disillusione che spesso caratterizza il nostro tempo. Il 71,7% degli intervistati indica come motivazione del proprio servizio il desiderio di ‘aiutare gli altri’. Questo dato, di per sé eloquente, ci dice che il desiderio di solidarietà e di impegno per il bene comune è vivo e profondamente radicato. Un’attenzione che, più volte, abbiamo riscontrato in particolari situazioni di emergenza, quando la chiamata a tendere una mano per aiutare persone in difficoltà, ha raggiunto e motivato l’impegno di moltissimi giovani – anche quelli che consideriamo ‘lontani’ da certi mondi ed esperienze – pronti ad offrire il proprio contributo”.

Il Rapporto è scaricabile qui

Condividi questo articolo!

Iscriviti alla Newsletter

Resta informato su tutte le nostre attività!