Betty è arrivata in Locanda Bruna e Dante da quasi due mesi. È una ragazza molto giovane, della Costa d’Avorio, arrivata senza documenti e senza effetti personali. Indossava solo un paio di ciabatte, una maglietta e un paio di pantaloni. È stata indirizzata al Centro di Ascolto e tramite l’ascolto si è pensato di accoglierla in Locanda Bruna e Dante, per far fronte alle sue necessità. Successivamente, con fatica, è emerso il suo vissuto relativo alla tratta.
Così Betty è entrata nel progetto educativo della Locanda il cui scopo è raggiungere una propria autonomia, sia personale (il sapere gestire la quotidianità), che relazionale con le altre persone. I primi giorni sono stati molto difficili perché la ragazza, arrivata in Italia da pochissimo, era molto diffidente, impaurita, e non conosceva né l’italiano, né l’inglese. Su questa difficoltà linguistica ci stiamo ancora lavorando ma nel frattempo siamo riusciti ad instaurare rapporti di fiducia reciproca, rispetto e collaborazione.
La prima necessità a cui abbiamo voluto far fronte è quella della lingua, così siamo riuscite ad iscriverla ad una scuola di italiano, stiamo curando anche l’aspetto sanitario ed abbiamo iniziato la procedura per ottenere i documenti in questura.
Betty è una ragazza molto in gamba, con tante potenzialità e obiettivi chiari, e noi speriamo di cuore che riesca a raggiungerli.
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