Giada viveva con il compagno in una casa abbandonata. L’abbiamo intercettata e incontrata la prima volta al Centro di Ascolto a settembre del 2019. Si era presentata all’incontro ubriaca e con diverse fragilità. Circa un anno dopo l’abbiamo intercettata di nuovo (durante questo anno tanti volontari l’hanno incontrata, si è cercato di costruire un legame) ed è stato allontanato il suo fidanzato e quindi nella casa abbandonata, nella situazione in cui stava vivendo, non si sentiva più sicura.
Questo ha fatto scattare in lei la richiesta di aiuto e di accoglienza. E’ stata accolta presso Locanda Bruna e Dante dove ha iniziato un cammino nuovo. Ha trascorso in locanda alcuni mesi in cui si è provato a ricostruire un po’ di “pezzetti”: a sistemare i documenti, agganciare un Servizio Sociale e iniziare un tirocinio durante il quale è stata molto brava e si è lasciata piano piano alle spalle la dipendenza dall’alcool e la vita che aveva prima, fino a riuscire a sostenere in autonomia una stanza mentre il tirocinio andava avanti.
Nel frattempo si è rifatto vivo il suo fidanzato che è tornato a vivere insieme a lei, si sono costituiti come famiglia ed è rimasta incinta di una bellissima bimba che è nata qualche mese fa.
Oggi vivono in un piccolo appartamento che hanno affittato e con l’aiuto del Servizio Sociale, dei volontari di un Centro di Ascolto che le portano loro il pacco alimentare, del Centro di Aiuto alla Vita per la bimba, stanno andando avanti.
Crediamo sia una bella storia di resurrezione! Le difficoltà ci sono ancora, ci saranno sempre, ma, piano piano, e insieme si possono affrontare.
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